Una dieta sana è importante per mantenerci in salute quotidianamente e lo è ancora di più in menopausa, dove i giusti alimenti possono contribuire ad alleviare molti dei disturbi che caratterizzano questa fase della nostra vita.
La buona notizia è che se un cibo fa bene non vuol dire necessariamente che non debba essere buono.
Da questo punto di vista la cucina orientale ci viene in soccorso con uno dei suoi ingredienti principali: la soia.
La soia, infatti, contiene isoflavoni che hanno una struttura chimica simile agli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili che vanno incontro ad una notevole diminuzione nel nostro organismo proprio durante la menopausa.
Gli isoflavoni, definiti per l’appunto anche “fitoestrogeni”, sono contenuti sia nella soia sia nei suoi derivati come miso, tofu, tempeh e latte di soia.
Senza dimenticare gli edamame, i semi di soia gialla raccolta prima che sia giunta a completa maturazione: a chi non piace sgranocchiarne qualcuno prima di gustarsi un bel piatto di ravioli al vapore conditi con la salsa di soia?
La soia, grazie al suo contenuto di minerali come calcio, fosforo e potassio e fitoestrogeni, è un ottimo alleato contro l’osteoporosi, ovvero la riduzione e il consumo della massa ossea con conseguente indebolimento delle ossa stesse.
L’osteoporosi dipende da diversi fattori: il sesso femminile, la carenza di estrogeni, la carenza di vitamina D nella dieta, lo scarso movimento fisico e l’invecchiamento.
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La soia, grazie al suo contenuto di minerali come calcio, fosforo e potassio e fitoestrogeni, è un ottimo alleato contro l’osteoporosi.
Gli estrogeni, infatti, hanno un ruolo centrale nello stimolare indirettamente la formazione dell’osso e l’assorbimento di calcio a livello intestinale attraverso la vitamina D.
Quando i livelli di questi ormoni calano durante la menopausa, il normale processo di rimodellamento e rigenerazione ossea non avviene più correttamente, la massa ossea diminuisce, va incontro a fessurazione (osteoporosi) e quindi, ad un maggiore rischio di fratture.
Studi epidemiologici hanno invece dimostrato che le popolazioni orientali che consumano grosse quantità di soia nella loro dieta, hanno minore incidenza di osteoporosi delle occidentali grazie al contenuto di fitoestrogeni presente in essa.
Ricordiamoci comunque che la salute delle ossa va mantenuta innanzitutto con l’attività fisica, l’esposizione al solee il giusto apporto di vitamina D e di calcio.
In menopausa, chiediamo sempre consiglio al medico prima di scegliere eventuali terapie per affrontare i disturbi che possono presentarsi.
Gli effetti positivi della soia in menopausa non si limitano alle ossa. In generale, infatti, la soia è ricca di fibre, vitamine, minerali, ha pochissimi grassi saturi e un alto contenuto di grassi polinsaturi, quelli buoni per intenderci.
Il consumo di soia, quindi, è un’ottima integrazione in una dieta equilibrata e può essere utile per contrastare l’aumento di peso.
Sempre per la loro struttura simile agli estrogeni, poi, gli isoflavoni potrebbero rivelarsi utili a contrastare alcuni disturbi tipici della menopausa come vampate di calore, insonnia e depressione.
Inoltre, la soia, nella globalità dei suoi componenti ed in particolare per il suo contenuto di lecitina, si è dimostrata efficace nel ridurre il livello di colesterolo cattivo e il rischio di patologie dell’apparato cardiocircolatorio dovute a quest’ultimo.