Donna in menopausa soffre di vulvodinia

Lesioni vulvari in menopausa: da cosa dipendono e come curarle

29.06.2022
Cosa sono le lesioni vulvari? Perché si possono manifestare in menopausa? E ancora, come possiamo curarle? Trovi tutte le risposte in questo articolo.
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La menopausa è una fase fisiologica nella vita di noi donne. Avviene normalmente intorno ai 48-52 anni, e spesso è accompagnata da diversi disturbi che coinvolgono sia il piano psicologico, che quello fisico.

Circa metà delle donne in menopausa riferisce secchezza vaginale, dolore alla minzione e prurito intimo. Tutti questi sintomi sono dovuti a una riduzione dell’elasticità e ad un assottigliamento dei tessuti genitali e della mucosa vaginale.

Inoltre, anche la vita sessuale può essere coinvolta in questo delicato momento di passaggio.

Dobbiamo essere in grado di riconoscere questi sintomi in maniera tempestiva: una diagnosi precoce, una presa di coscienza del problema, e l’aiuto del proprio Ginecologo se necessario, ci aiuterà a ritrovare la serenità nei gesti quotidiani e, perché no, a recuperare una buona intesa con il nostro partner sotto le lenzuola.

Continua a leggere per scoprire perché le lesioni vulvari si manifestano in menopausa, e come possiamo porre rimedio a questo fastidioso problema.

Vulvodinia e vestibolite vulvare in menopausa: diagnosi precoce e rimedi

Bruciori, dolori durante i rapporti sessuali, sensazione di avere piccole ferite vicino alla vulva sono tutti sintomi che, a volte, proprio non ci lasciano in pace.

E quando i sintomi interessano l’area genitale, il senso di disagio è maggiore, e non sempre è facile affrontare il problema con il proprio partner o con il Ginecologo.

Ma una cosa non dobbiamo mai dimenticarla: non siamo sole!

La secchezza vaginale e il complesso di fastidi che ne deriva sono un disturbo frequente durante la menopausa, e si manifestano a causa della scomparsa degli ormoni estrogeni e del testosterone.

La vulvodinia è un’infiammazione della mucosa vulvare, caratterizzata da disagio, dolore e bruciori in tutta l’area; se i sintomi sono più localizzati nella zona del vestibolo, si parla invece di vestibolite vulvare.

Spesso questo disturbo si manifesta in menopausa, quando è fisiologico il naturale assottigliamento delle pareti vaginali, l’acidità cambia, e c’è una maggiore predisposizione a contrarre la candida.

L’insieme di tutti questi fattori aumenta il rischio di contrarre un’infezione come, appunto, la vulvodinia.

La vestibolite vulvare, invece, non è sempre facile da individuare, specialmente perché il calo del desiderio e la secchezza vaginale sono tra i sintomi più comuni della menopausa; spesso, quindi, può capitare di non essere comprese e che i sintomi vengano sottovalutati.

È quindi fondamentale, durante la menopausa, prestare attenzione ai piccoli segnali che il corpo ci invia; parlarne quanto prima con il proprio partner e con il Ginecologo che aiuterà ad individuare il trattamento migliore per risolvere il problema in tempi rapidi.

Come alleviare vulvodinia o vestibolite vulvare

Ridurre i fastidi è possibile? Certo che sì!

Per alleviare i disturbi è utile innanzitutto evitare alcuni comportamenti che accentuano il dolore, ad esempio:

  • Andare in bicicletta;
  • Indossare indumenti stretti;
  • Stare sedute per troppo tempo.

È preferibile indossare un abbigliamento intimo in cotone, prediligere indumenti abbondanti e utilizzare assorbenti in cotone.

Un altro piccolo accorgimento riguarda la scelta del detergente intimo: sono da evitare detergenti profumati e al mentolo.

Le sedute di riabilitazione del pavimento pelvico sono un buon supporto per conservare il giusto tono muscolare, e sono consigliate a scopo preventivo.

Integratori e vitamine, poi, possono aiutarci ad alleviare i disturbi.

Particolarmente indicati sono:

  • Vitamina D, D3;
  • Acidi grassi Omega-3;
  • Vitamine del gruppo B;
  • Magnesio;
  • Antiossidanti;
  • Probiotici;
  • Vitamina B12.

Come certo saprai, la salute passa anche dall’alimentazione. Attraverso una dieta mirata possiamo contribuire a migliorare lo stato infiammatorio: evita quindi tutti gli alimenti che possono irritare i tessuti vulvari, preferendo quelli che hanno un effetto lenitivo.

Gli alimenti da evitare o da ridurre al minimo in caso di infiammazione sono:

  • Noci;
  • Fagioli;
  • Bacche;
  • Caffè;
  • Cioccolato;
  • Verdure di colore verde scuro;
  • Tofu;
  • Crusca di grano;
  • Mirtilli rossi;
  • Acqua gassata;
  • Arance.

Questi, invece, gli alimenti da favorire:

  • Tè alle erbe;
  • Latticini;
  • Avocado;
  • Banane;
  • Ciliegie;
  • Manzo;
  • Pollame;
  • Orzo;
  • Pasta;
  • Riso bianco;
  • Cavoli;
  • Cavolfiori;
  • Cetrioli;
  • Succo di limone.

Abbiamo visto da cosa dipendono le lesioni vulvari in menopausa, e quali accorgimenti adottare, a livello di comportamento ed alimentazione, per risolvere la situazione ed alleviare i sintomi.

Se lo stato infiammatorio permane, dietro consiglio del tuo Ginecologo potrai optare per farmaci antidolorifici, creme ad azione anestetica localizzata e antimicotici contro la candida.

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