La menopausa, come ben saprai, è un periodo della vita di ogni donna denso di cambiamenti. Tra i tanti, vale la pena menzionare anche la pressione sanguigna.
Durante il passaggio dal periodo fertile alla menopausa, infatti, alcune donne possono soffrire di sbalzi di pressione.
Vediamo perché succede e come porre rimedio a una pressione troppo alta o troppo bassa.
Con il termine pressione si intende l’intensità con cui il sangue scorre nelle nostre arterie.
Una pressione considerata normale rientra nei valori che vanno tra i 100 e i 120 mmHG (millimetri di mercurio) di massima, e tra i 75 e gli 80 mmHG di minima.
Una variazione di questi 2 parametri può portare ad una condizione di ipotensione quando i valori scendono a 90/60 mmGH, o ipertensione quando i valori aumentano (Humanitas).
Ma come riconoscere i segnali di questi sbalzi di pressione, che cosa scatena questo meccanismo e quali sono i rimedi a cui possiamo affidarci?
Mal di testa, vertigini, palpitazioni, affaticamento e alterazione della vista: questi sono solo alcuni dei fastidi che una donna in menopausa può avvertire a causa di un aumento della pressione arteriosa.
La produzione degli estrogeni, infatti, si riduce drasticamente con la fine della fertilità e tra i diversi effetti che questi squilibri ormonali possono provocare c’è l’ipertensione, una patologia legata all’invecchiamento delle arterie che si ispessiscono, diminuendo la portata di flusso sanguigno.
Anche il metabolismo in menopausa rallenta sensibilmente e l’aumento di peso può favorire l’ipertensione.
In questa condizione, il cuore è messo a dura prova; è necessario saper riconoscere le prime avvisaglie per scongiurare conseguenze più serie come infarto, aneurisma e ictus.
In caso di ipertensione leggera, il Medico curante può decidere di non ricorrere a nessuna terapia farmacologica e consigliare di rivedere alcune abitudini nello stile di vita per migliorare lo stato di salute, in particolare:
Solo il Medico curante è in grado di interpretare i valori della pressione in riferimento allo stato di salute generale del paziente e valutare eventuali trattamenti o rimedi per rientrare nei valori normali.
La maggior parte delle donne in menopausa soffre di pressione alta.
Più fortunate sono quelle che soffrono invece di pressione bassa, poiché meno pericolosa dal punto di vista clinico, anche se può causare qualche piccolo fastidio.
Come abbiamo visto, durante la menopausa il livello degli estrogeni diminuisce, e iniziano per le donne i primi sintomi tipici, come le vampate di calore e la sudorazione notturna.
Queste condizioni spingono l’organismo a difendersi, cercando di disperdere il calore attraverso un processo di vasodilatazione di arterie e vene.
In estate le alte temperature contribuiscono ulteriormente a questi meccanismi di difesa, che possono portare a uno stato di ipotensione.
Fattori ereditari, diabete e cattive abitudini alimentari si aggiungono alle cause di questa condizione fastidiosa che è la pressione bassa.
I sintomi della pressione bassa sono molto simili a quelli dell’ipertensione:
Anche nel caso di pressione bassa è sempre consigliato rivolgersi al proprio Medico di fiducia per ritrovare in tutta sicurezza il benessere dell’organismo.
Vediamo quali sono i rimedi più consigliati per la pressione bassa durante la menopausa.
Come contrastare la pressione bassa e farla tornare a livelli normali?
Ecco alcuni consigli per prevenire e contenere i fastidi:
Nei casi più rilevanti di fastidi dovuti alla pressione bassa, il Medico può suggerire l’assunzione di integratori ricchi di principi attivi come:
Alcuni di questi macroelementi e vitamine possono essere integrati con l’alimentazione. Li troviamo infatti all’interno di alimenti come riso, banane, ananas, verdure a foglia verde, frutta secca, cereali integrali, legumi, patate, barbabietole rosse, melograno, frutti rossi e carne (poca ma buona).
Abbiamo visto cause e rimedi della pressione, alta e bassa, durante la menopausa.
Vale la pena ricordare che i disturbi della pressione alta o bassa si manifestano con segnali piuttosto generici, spesso già presenti in menopausa.
Il consiglio è quindi di misurare periodicamente la pressione (almeno 1 volta al mese) per evidenziare eventuali alterazioni nei valori, e rivolgersi tempestivamente al Medico curante per una diagnosi, valutazione ed eventuale terapia.