Superati i 40 anni, i nostri capelli non solo cominciano ad apparire più opachi e sottili, ma vanno incontro ad un notevole diradamento che spesso precede una vera e propria condizione di calvizie.
L’indebolimento dei capelli è una delle conseguenze meno note del calo di estrogeni che si verifica in menopausa.
In particolare, la riduzione di questi ormoni nel nostro organismo provoca un improvviso aumento degli ormoni androgeni responsabili dell’alterazione del naturale ciclo del capello.
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L'indebolimento dei capelli è una problematica comune a molte donne in #menopausa. Combatterlo non è impossibile!
Gli androgeni, infatti, agendo sui follicoli piliferi del cuoio capelluto, ne determinano un rimpicciolimento: le sostanze nutritive non arrivano più efficacemente al bulbo pilifero e si va incontro a un aumento del tasso di caduta e una diminuzione del tasso di crescita del capello.
La comparsa di zone visibilmente diradate è una condizione tipica dell’alopecia androgenetica, condizione che suscita nella donna preoccupazione e ripercussioni anche psicologiche.
Non dobbiamo, però, dimenticare che le cause dell’indebolimento dei capelli, oltre che di natura ormonale, possono essere legate anche a fattori ereditari e allo stile di vita.
Cattive abitudini, come alcol, fumo e un’alimentazione scorretta carente in ferro, proteine e vitamine, possono, infatti, danneggiare nel tempo i nostri capelli.
Inoltre, trattamenti aggressivi come lavaggi frequenti, asciugatura, tintura, decolorazioni, piastra, ecc., possono negli anni accelerare l’invecchiamento dei capelli.