Nella fase di premenopausa, la graduale diminuzione degli ormoni porta con sé i primi sintomi della menopausa e tra questi l’irregolarità del ciclo.
Durante il periodo fertile, le ovaie producono gli ormoni femminili necessari per far maturare la cellula uovo e consentire il suo spostamento dal follicolo ovarico all’utero (ovulazione) così da rendere possibile la gravidanza.
In premenopausa la capacità dell’ovaio di reclutare follicoli per l’ovulazione diminuisce gradualmente e con essa anche la produzione di estrogeni.
Questo calo nella produzione di ormoni provoca cicli mestruali irregolari e la comparsa dei primi sintomi della menopausa.
In età fertile la durata dell’intervallo tra un ciclo e quello successivo dura generalmente 28-30 giorni. In premenopausa questo intervallo non è più regolare e prevedibile.
Nel caso della polimenorrea, la distanza temporale tra un ciclo e quello successivo diminuisce: l’intervallo tra i cicli mestruali diventa inferiore al tempo “canonico” dei soliti 28 -30 giorni.
Nella oligomenorrea la distanza temporale tra un ciclo e quello successivo aumenta: i cicli mestruali sono più distanti tra loro e dunque più diradati.
È difficile prevedere la durata della premenopausa e quindi per quanto tempo possiamo essere soggette ad un ciclo irregolare.
In media, la premenopausa dura 4 anni, ma, in alcune donne, può arrivare a durare anche 10. Dopo un anno in assenza di cicli mestruali possiamo considerarci in una nuova fase della vita: la menopausa.