vitamina d e calcio in menopausa

La salute delle ossa in menopausa

14.01.2019
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La salute delle ossa, durante la menopausa, è uno dei principali focus studiati e analizzati dalla ricerca scientifica in medicina, farmaceutica e nutrizione.

L’obiettivo comune è prevenire l’osteoporosi, tra le problematiche più temute nelle donne, subito dopo la menopausa.

L’osteoporosi è una problematica multifattoriale correlata a cause genetiche, ambientali, nutrizionali e ormonali che si incrociano a più livelli, aumentando il rischio della malattia.

Uno scenario complesso da cui, però, emerge il ruolo essenziale di Calcio e Vitamina D nella prevenzione dellosteoporosi – da attenzionare, soprattutto, in menopausa – molto prima del loro utilizzo ampiamente noto nel trattamento della malattia conclamata.

In particolare, vedremo come il monitoraggio e l’integrazione di questi due nutrienti siano essenziali già in pre-menopausa, quando i primi squilibri ormonali iniziano ad alterare in modo subdolo e silente il normale turnover del tessuto osseo.

Scopri come, dall’alimentazione all’integrazione, Calcio e Vitamina D siano importanti per la salute delle ossa per le donne in menopausa.

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#Menopausa: scopri come il Calcio e la Vitamina D possono aiutarti a prevenire l'osteoporosi.

Cosa accomuna Calcio, vitamina D e salute delle ossa?

La salute delle ossa, per una donna che non è ancora entrata in menopausa, è alla base della prevenzione di una delle malattie più temute in questa fase della vita: losteoporosi.

Quando si parla di osteoporosi nella popolazione femminile dopo la menopausa i numeri parlano da soli. Viene, infatti, stimata un’incidenza del 30% nelle donne di età superiore ai 50 anni a livello mondiale e, in Italia, si stimano circa 3 milioni di casi. Numeri che sono considerati costantemente in crescita.

L’osteoporosi è caratterizzata da alterazioni della struttura delle ossa dovute alla perdita della loro densità, tanto che nel tempo diventano porose e deboli fino a diventare fragili.

I sintomi tipici dell’osteoporosi infatti sono:

  • una maggior predisposizione alle fratture
  • la perdita di altezza
  • l’incurvamento della postura
  • nel tempo si inizia anche a soffrire di dolori, in particolare di mal di schiena dovuto a micro-fratture delle vertebre

L’osteoporosi è caratterizzata da un decorso lento e subdolo perché silente: la perdita di densità ossea, infatti, si avvia in sordina e solo quando raggiunge il 30% si inizia ad avvertirne i sintomi.

Tra i fattori causali gestibili vedremo emergere, oltre ai livelli di ormoni sessuali femminili, anche la dieta e l’apporto di nutrienti essenziali per la salute delle ossa, in particolare il Calcio e la Vitamina D.

Prevenzione dell’osteoporosi nella donna in menopausa

Conoscere i fattori predisponenti associati all’osteoporosi è importante per agire in ottica di prevenzione.

L’osteoporosi è una malattia multifattoriale e, in particolare, i principali fattori causali sono:

  • età, invecchiando il rischio aumenta
  • sesso, le donne registrerebbero un’incidenza 4 volte superiore rispetto agli uomini
  • razza, i bianchi e gli Asiatici sono maggiormente predisposti
  • genetica, la familiarità è un fattore di rischio rilevante, in particolare se a soffrire di problemi di osteoporosi è un parente stretto, madre, padre o un fratello
  • una struttura ossea minuta
  • alterazioni ormonali, in particolare dei livelli degli ormoni sessuali, degli ormoni tiroidei e meno degli ormoni regolati dalle paratiroidi e dalle ghiandole surrenali iperattive
  • stile di vita sedentario
  • eccessivo consumo di alcol e tabagismo
  • alcune malattie come ad esempio la Celiachia o le malattie croniche infiammatorie intestinali aumentano il rischio
  • uso di alcuni farmaci, in particolare i cortisonici, quelli per il reflusso gastrico e altri
  • fattori dietetici, in particolare legati all’apporto alimentare di Calcio, Vitamina D ma anche di Magnesio e Fosforo

Concentrandosi sulla prevenzione dell’osteoporosi in menopausa, età, sesso, razza, genetica e struttura ossea sono considerati fattori poco gestibili perché immutabili.

Il controllo dei livelli degli ormoni sessuali, la dieta e i fattori legati allo stile di vita rappresentano, invece, focus importanti su cui costruire qualsiasi approccio, anche integrato, volto a prevenire tale malattia e a condizionare indirettamente anche i fattori immutabili.

Da anni, ad esempio, si sensibilizza la donna nel seguire un percorso di avvicinamento alla menopausa basato su una serie di esami e controlli in pre-menopausa volti ad assicurare un post in salute, anche per le ossa.

In particolare, la riduzione dei livelli di estrogeni nelle donne in menopausa rappresenta uno dei fattori di rischio di osteoporosi più importanti.

Allo stesso tempo, però, si tratta di un aspetto chiave nella gestione della menopausa anche nella fase precedente, tanto da essere monitorato, controllato ed eventualmente gestito spesso a partire da 10 anni prima dell’arrivo della menopausa.

Concentriamoci ora sui fattori dietetici, o meglio nutrizionali, e in particolare sull’associazione tra alimentazione, nutrizione, Calcio, Vitamina D e salute delle ossa. Sebbene i fattori dietetici sembrino i più facili da focalizzare, in realtà, sono spesso trascurati nonostante l’associazione a un aumento del rischio di osteoporosi nelle donne.

Probabilmente, l’ovvio o le strade più “semplici” sono spesso sottovalutate, quando, invece, potrebbero fare la differenza per la salute delle ossa di molte donne in vista della menopausa.

In particolare, già a partire dai 40 anni ogni donna dovrebbe conoscere il ruolo di Calcio e Vitamina D per prevenire o limitare l’osteoporosi e assicurare alle proprie ossa il fabbisogno di tali nutrienti con la dieta, con l’integrazione o con entrambi.

Ruolo di Calcio e Vitamina D per la salute delle ossa

L’osso è caratterizzato da un tessuto vivo sottoposto a un turnover continuo che gli permette di mantenere la sua struttura resistente, flessibile e forte nonostante il movimento, gli urti e i pesi che sostiene, in primis quello del nostro corpo.

Questo turnover si basa su un continuo ri-cambiamento dei componenti di questo particolare tessuto, regolato da equilibri biochimici in cui Calcio e Vitamina D hanno un ruolo fondamentale.

• Calcio

Il Calcio rappresenta un elemento essenziale per la formazione di ossa e denti: costituisce con il fosforo l’idrossiapatite, il componente inorganico del tessuto osseo, svolgendo anche un ruolo strutturale fondamentale.

La concentrazione di Calcio nel sangue e nelle ossa è, inoltre, garantita anche dalla Vitamina D. Il Calcio è infatti coinvolto in numerose funzioni organiche vitali: dalla coagulazione del sangue a diverse attività enzimatiche, dalla moltiplicazione e differenziazione cellulare alla regolazione dell’attività neuromuscolare.

Tali funzioni sono regolate, principalmente, dai livelli di calcio nel sangue.

Alterazioni di tali livelli sono un rischio per la vita e in tali casi il tessuto osseo diventa una specie di "banca del Calcio".

Si tratta della principale riserva organica di Calcio a cui il nostro organismo attinge, attraverso un fine sistema di modulazione del “turnover del calcio nelle ossa”, per garantire la sua sopravvivenza.

In questo sistema è coinvolta anche la Vitamina D che favorisce il riassorbimento del Calcio nelle ossa, quando è necessario un veloce ripristino delle normali concentrazioni ematiche del calcio.

• Vitamina D

La Vitamina D, in relazione alle sue funzioni a livello di tessuto osseo, favorisce sia i normali livelli di calcio nel sangue sia il fisiologico assorbimento e utilizzo del calcio e del fosforo, sostenendo il mantenimento di ossa e di denti normali.

In particolare, la Vitamina D stimola lassorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale, regola i livelli ematici del calcio e ne favorisce la deposizione a livello di tessuto osseo partecipando anche al “turnover del calcio” nel sangue, un fine meccanismo di controllo dell’equilibrio dell’omeostasi di tale nutriente in altri distretti del nostro organismo dove svolge funzioni vitali.

• Alimentazione e salute delle ossa in menopausa con Calcio e Vitamina D

Siamo quello che mangiamo” è una delle citazioni più utilizzate per evidenziare l’importanza della dieta per la nostra salute, anche per quella delle ossa della donna prima e dopo la menopausa, soprattutto se abbiamo capito il ruolo fondamentale di Calcio e Vitamina D.

A partire dai 40 anni, ovvero già in pre-menopausa, le donne dovrebbero iniziare a focalizzare le proprie scelte alimentari.

L’approccio nutrizionale a tavola è infatti importante per garantire al proprio organismo il fabbisogno di Calcio e Vitamina D e proteggere la salute delle ossa in menopausa.

Tali scelte vanno sempre integrate in un regime dietetico sano, vario e ricco di frutta e verdura a cui associare un’attività fisica anche moderata ma comunque sempre protettiva per le ossa.

• Fonti di Calcio da mettere sul piatto

Il nostro organismo non è in grado di produrre Calcio e di rispondere al nostro fabbisogno giornaliero, quindi, dobbiamo assumerlo con il cibo.

Le principali fonti alimentari di calcio sono:

  • latte
  • formaggio
  • yogurt
  • vegetali a foglie verde scuro
  • legumi secchi
  • sardine
  • vongole
  • acqua (in particolare quella calcica)

Una carenza di Calcio è associata a una maggiore predisposizione all’osteoporosi e, in particolare, si consiglia un’assunzione di tale nutriente pari a 1000 mg al giorno fino ai 50 anni per aumentare a 1200 mg dopo.

Un’adeguata assunzione di Calcio sembrerebbe essenziale per limitare il più possibile il rischio di osteoporosi nella donna dopo la menopausa.

A chi segue un’alimentazione restrittiva e che non risponde alle esigenze di Calcio della donna nelle varie fasi della vita, viene spesso consigliato un integratore alimentare a base di Calcio per evitare il rischio di carenza.

• Una fabbrica di Vitamina D sulla nostra pelle, ma…

L’uomo dovrebbe sintetizzare la maggior parte della Vitamina D di cui ha bisogno esponendosi al sole. La pelle, attivata dai raggi UV, rappresenterebbe, infatti, la principale fabbrica di Vitamina D per l’uomo.

Il condizionale è voluto perché, negli ultimi anni, si è evidenziata una carenza di Vitamina D ampiamente diffusa che potrebbe essere dovuta alla scarsa produzione fisiologica da parte della pelle.

Tale deficit potrebbe essere la conseguenza di una diminuzione dell’esposizione al sole per proteggersi dai danni dei raggi UV e il rischio di tumore della pelle.

Sebbene la comunità scientifica stia ampiamente discutendo sulle potenziali cause di tale deficit nella produzione fisiologica di Vitamina D, in tutto il mondo sono attive campagne per promuovere l’assunzione di tale nutriente sia con l’alimentazione che con l’integrazione alimentare.

Le principali fonti alimentari di Vitamina D sono:

  • uova
  • olio di fegato di pesce
  • formaggi grassi

Inoltre, l’integrazione di Vitamina D con prodotti a base di tale nutriente, oggi, è il consiglio sempre più comune tra medici e farmacisti, anche per le donne in pre-menopausa.

La maggiore produzione di Vitamina D, infatti, è associata all’esposizione al sole nelle ore più calde, le peggiori per la pelle. Quindi, alimentazione e integrazione di Vitamina D sono le principali “armi” che abbiamo a disposizione per combattere la sua diffusa carenza.

Abbiamo approfondito il ruolo del Calcio e della Vitamina D nel proteggere la salute delle ossa nelle donne che si avvicinano alla menopausa. Valuta a tavola e con il supporto del tuo un approccio utile per la prevenzione dell’osteoporosi, una delle problematiche più temute dopo la menopausa!

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