Dalla salvia alla soia, passando per la valeriana e la melissa, in questa piccola guida abbiamo raccolto tutto ciò che Madre Natura mette a nostra disposizione, sperando che tu possa trovare degli spunti interessanti – sempre da condividere con il tuo Medico – per trascorrere questo nuovo periodo della tua vita in benessere e tranquillità.
La menopausa, lo sappiamo benissimo, rappresenta una lunga fase di cambiamenti. Ed è accompagnata, spesso, da disturbi più o meno pesanti a livello fisico, mentale e psichico, dovuti alle alterazioni ormonali in atto.
Le vampate e le sudorazioni notturne sono i sintomi tipici e più temuti: si presentano all’improvviso e senza avvertimento, come una doccia di calore e sudore che investe il proprio corpo dall’interno.
Tutto questo, per alcune donne, rappresenta un vero e proprio disagio, che si ripercuote negativamente non solo a livello personale, ma anche di coppia e sociale.
Tali sintomi possono essere accompagnati anche da problematiche dell’umore, insonnia, stanchezza e astenia a livello mentale, così come da alterazioni fisiche che, dalla pelle alle ossa, possono condizionare in modo importante la qualità della vita.
Fortunatamente, come già accennato, in natura sono disponibili erbe, piante officinali e anche fiori che possono aiutarci ad affrontare questa fase della vita in modo sereno.
Quando si parla di menopausa, i primi estratti erbali che vengono indicati sono sempre quelli di semi di soia, (o Glycine max (L.) Merr.), di radice di cimicifuga racemosa e di fiori di trifoglio rosso, (o Trifolium pratense L.), indicati come supporto per il contrasto dei disturbi tipici della menopausa come vampate di calore e sudorazioni notturne.
A queste piante si aggiungono anche altri estratti erbali tradizionalmente noti per il loro utilizzo in menopausa.
Vediamoli insieme.
Gli estratti di salvia, erba medica, dong quai e agnocasto sono tradizionalmente indicati per contrastare i disturbi della menopausa.
Si tratta di possibili alternative alle piante più note (o di potenziali associazioni con le stesse), per creare miscele sinergiche e sostenere le donne in questa fase della vita.
La salvia, ad esempio, è indicata anche per favorire la regolarità del processo di sudorazione, come antiossidante e tonico in caso di stanchezza sia fisica che mentale.
L’erba medica e la salvia rappresentano rimedi della tradizione, noti per minimizzare vampate e sudorazioni notturne.
L’agnocasto e il dong quai, invece, sono indicati in particolare nella premenopausa per regolare le fluttuazioni ormonali che alterano il ciclo mestruale.
Il ginseng, la maca e la damiana sono noti tonici sia per il fisico che per la mente. In particolare, oltre aiutarci a superare stanchezza e affaticamento, possono essere anche di supporto per favorire l’intimità di coppia.
Spesso, infatti, vengono consigliati (e utilizzati) per contrastare il calo della libido e ritrovare il desiderio sessuale, aiutando anche nella superazione dei blocchi mentali.
L’iperico e la griffonia sono utili supporti per sostenere il normale tono dell’umore, il rilassamento e il benessere mentale.
L’iperico e la griffonia favoriscono il riequilibrio dell’umore, modulando la concentrazione dei neurotrasmettitori centrali che regolano il buon umore.
Il ginkgo, oltre ad essere indicato come antiossidante, è consigliato per sostenere memoria e funzioni cognitive, la normale circolazione del sangue e le funzionalità del microcircolo.
Un supporto indicato sia per mantenere la mente sempre attiva e protetta anche dalle alterazioni legate all’invecchiamento, sia per sostenere le fisiologiche funzioni vestibolari, ad esempio in caso di vertigini.
Alcune erbe in menopausa, a differenza di quelle appena viste, possono essere di supporto diffondendone l’olio essenziale nell’aria.
Ed è proprio in questo modo che l’aromaterapia – uno dei rami della fitoterapia – potrebbe essere un utile supporto per alleviare alcuni sintomi legati alla menopausa.
Vediamo, quindi, di quali piante stiamo parlando.
Ma come vanno utilizzati questi oli essenziali? Per uso esterno, principalmente attraverso 3 modalità.
Attenzione però: utilizza sempre gli oli essenziali con cognizione di causa, perché sono estratti molto concentrati e dalla composizione particolare. In pratica, l’utilizzo per via orale, qualora fosse previsto, necessita, sempre, del consiglio del Medico.
La floriterapia utilizza le essenze floreali, altamente diluite e attivate per agitazione, per armonizzare l’energia vibrazionale e il campo energetico che avvolge una persona.
Il regolare campo energetico di una persona verrebbe alterato da “vibrazioni negative” esterne che disarmonizzano il suo normale andamento.
Tali vibrazioni negative sono la conseguenza di alterazioni energetiche dello stato di benessere che si ripercuotono negativamente a livello mentale, fisico e psichico.
Tra i supporti più utilizzati in floriterapia, i fiori di Bach sono noti da decenni, mentre i fiori australiani sono più recenti.
Vediamo insieme le essenze floreali di entrambi, indicati come supporto in menopausa.
Tutti i fiori possono essere assunti per bocca, sotto la lingua, o massaggiati su punti energetici strategici.
La floriterapia è una pratica molto particolare e anche personalizzata. Del resto, ogni donna “vibra a modo suo”!
I fiori elencati, infatti, sono stati scelti tra quelli consigliati in linea generale nella maggior parte delle donne in menopausa.
Per ogni donna, però, il fiore o la miscela riequilibrante, spesso, è unica. Il consiglio è rivolgersi a un esperto di floriterapia per trovare i fiori più adatti alle proprie esigenze.
La Natura offre diversi supporti per la donna in menopausa: dalle piante ai fiori la scelta è molto ampia. La cosa importante è trovare il modo migliore per affrontare con serenità e vigore questa fase della vita.