Molte donne che entrano in menopausa vanno incontro a fastidiosi disturbi urinari legati a problemi di minzione (come incontinenza o bruciore) ed infezioni con cistiti ricorrenti.
Quasi sempre, questi disturbi secondari della menopausa si accompagnano al problema della secchezza intima e generano disagio psicologico e insicurezza.
Vediamo insieme le cause dei disturbi urinari e qualche consiglio utile per prevenirli.
I disturbi della minzione, in particolare una lieve incontinenza e le perdite in menopausa, sono correlati all’eccessivo rilassamento del pavimento pelvico della donna, quell’insieme di muscoli e legamenti presenti nella parte inferiore della cavità addominale.
La funzione di tale zona è quella di mantenere gli organi pelvici (vescica, uretra, utero vagina e retto) nella posizione corretta, ed è proprio da essa che dipende il loro corretto funzionamento dal momento che la contrazione dei muscoli che ne fanno parte permette la continenza di urine e feci.
In menopausa è facile che il calo ormonale sia responsabile del rilassamento di tali muscoli, determinando fastidiose perdite di urine.
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I disturbi della minzione, come una lieve incontinenza in menopausa, sono correlati all’eccessivo rilassamento del pavimento pelvico.
Esattamente come avviene per i disturbi vulvovaginali, la menopausa può quindi influenzare lo stato della vescica, anch’essa sensibile al calo degli ormoni sessuali, ugualmente esposta a stress meccanici durante i rapporti e alla presenza di biofilm batterici che possono provocare infezioni.
Con il tempo, infatti, le stesse pareti dell’uretra (il tratto finale delle vie urinarie) si assottigliano, provocando una minore capacità di continenza, una maggiore probabilità di infiammazioni dopo i rapporti e bruciori durante l’atto di urinare dovuti anche ad una maggiore vulnerabilità ai patogeni come Escherichia coli.
Gli estrogeni, infatti, influenzano l’acidità dell’ambiente vaginale, indispensabile per impedire la crescita di batteri che potrebbero alterare il benessere della donna.
Una carenza di questi ormoni causa un aumento del pH vaginale con conseguente aumento della proliferazione batterica.
Le perdite urinarie si possono controllare riabilitando la muscolatura del pavimento pelvico con esercizi mirati a ridonare tono ai suoi muscoli.
Si tratta, nello specifico, degli esercizi di Kegel, una serie di contrazioni e rilassamenti dei muscoli pelvici che si eseguono in successioni cicliche generalmente di alcuni secondi da eseguire almeno 3-4 volte nell’arco della giornata.
Una volta imparati, si possono eseguire ovunque, anche durante le normali attività quotidiane e lavorative. I risultati arriveranno nel giro di alcuni mesi se si è costanti.
Chiedi consiglio al tuo Medico per capire come fare gli esercizi di Kegel, e se sono consigliati per te, in base alla tua storia clinica.
Con la menopausa il calo di estrogeni ci rende più sensibili alle infezioni del tratto urinario, in seguito ad alterazioni del pH vaginale e, inoltre, anche ad alterazioni della flora batterica intestinale che possono favorire l’indebolimento delle nostre difese immunitarie, anche a livello di sistema urinario.
Mentre gli antibiotici sono i rimedi di elezione per curare le infezioni del tratto urinario, ci sono alcuni integratori alimentari che possono aiutarci a sostenere le normali funzioni del nostro organismo e a prevenire tali problematiche.
I probiotici sono comunemente noti come “fermenti lattici” e spesso sono indicati come “batteri amici” in quanto sostengono l’equilibrio della flora intestinale.
La menopausa e l’avanzare dell’età possono favorire alterazioni della flora intestinale in seguito a cattive abitudini alimentari o ad un rallentamento delle fisiologiche funzioni intestinali e digestive.
Mantenere la flora batterica in salute si è dimostrato utile per sostenere le normali attività del tratto intestinale e per prevenirne le infezioni, con riflessi positivi sulla microflora vaginale e sul tratto urinario.
Il mirtillo rosso (o cranberry) è una pianta che ha evidenziato una certa utilità nella prevenzione delle recidive di cistite e di altre infezioni del tratto urinario.
Sulla base delle evidenze scientifiche, sembra che alcuni composti presenti nel mirtillo rosso inibiscano l’adesione dei batteri alle pareti della vescica creando un film protettivo su di essa.
L’uva ursina è una pianta tradizionalmente nota come sostegno per il drenaggio dei liquidi corporei e per favorire le normali funzionalità delle vie urinarie.